Il Museo Diffuso del Risorgimento diventa social

Sona comune capofila per la comunicazione del progetto. Comunicato stampa.

Data di pubblicazione:
06 Dicembre 2021
Il Museo Diffuso del Risorgimento diventa social

Dal 16 novembre il Museo Diffuso del Risorgimento Italiano – MuDRI zona Alto Mincio, che vede il Comune di Sona capofila per la comunicazione del progetto, è sui social.

Al progetto hanno aderito oltre dodici Comuni della Zona Alto Mincio, con Sommacampagna referente complessivo; e l’Alto Mincio è solo una delle zone di cui si compone il MuDRI, che abbraccia diversi Comuni delle province di Mantova, Verona, Brescia e Trento.
«Abbiamo tanto da raccontare per valorizzare i nostri territori – afferma l’Assessore alla Comunicazione del Comune di Sona, Gianmichele Bianco, referente per il MuDRI Alto Mincio – e desideriamo farlo nel modo più inclusivo e coinvolgente possibile per invogliare tutti a rileggere il proprio passato o per interessare le nuove generazioni su quanto è accaduto, nelle nostre zone, nel 1800. Siamo ora quello che il passato ci ha tramandato. Saperlo è fondamentale».
A partire dalle informazioni, dalle foto, dai documenti e dalle storie fornite dai singoli Comuni all’Agenzia di comunicazione selezionata tramite bando, nascono post su Facebook, emozionanti video e pagine Google sui luoghi di interesse presenti in ogni territorio «Ci sono racconti inediti che stanno emergendo proprio stimolati da questa opportunità – racconta Bianco - Ad esempio, quello che è accaduto alla nostra concittadina Mariuccia Armani, premiata dal presidente del Consiglio dei Ministri Antonio Segni per un tema che presentò da studentessa in occasione delle celebrazioni del Centenario del Trattato di Villafranca del 12 luglio 1959, durante le celebrazioni nel castello Scaligero di Villafranca». Il componimento aveva il seguente tema: "Illustrate in episodio o l'opera di un personaggio della storia del Risorgimento italiano con particolare riguardo alla seconda guerra d'indipendenza e agli avvenimenti che portarono all'armistizio di Villafranca”. La cittadina sonese lo ambientò sul colle del Belvedere di Palazzolo, mentre con suo nonno osservava il susseguirsi di luci tricolori sulla Torre di San Martino e lui le raccontava storie del passato. L’allora Sindaco  del Comune di Villafranca, Giovanni Marchi, le assegnò addirittura un premio in denaro di 20.000 lire, circa 300 euro attuali, che depositò su un libretto bancario.
Ogni Comune ha tante altre storie da raccontare che verranno condivise sulla pagina facebook.com/mudrialtomincio.

 

Ultimo aggiornamento

Giovedi 02 Febbraio 2023